Guide e valutazioni

Buono giusto pulito

di Paolo Ianna

Riprendo un argomento che mi è molto caro e che apre molte finestre: i metodi di valutazione delle guide. Ognuna ne ha uno o più di uno.

A volte condivisibili da “moltitudini”, a volte condivisi solo dalla cerchia di sole persone che amano certi tipi di vini e non si degnerebbero neppure di nominare aziende che non fanno parte di quella scuola di pensiero.

Forse non sono da definirsi scuole di pensiero, ma piuttosto linee editoriali che puntano a fidelizzare dei lettori attraverso parametri di giudizio condivisi a ragione o a torto, ma in ogni caso frutto di scelte a volte commerciali a volte esistenziali.

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