Sorprese d’epoca

Nino Franco 30 anni di Prosecco

di Paolo Ianna

Di solito il termine d’epoca viene riservato alle vecchie automobili o ai mobili di castelli abbandonati, ai gioielli, ma anche ad abiti, libri, fotografie, accessori, stampe e molte altre cose, purché abbiano una certa età.

Un Prosecco di 30 anni potrebbe rientrare in questa descrizione? Giocando con le parole, ci rientra, in realtà non ci rientra perché quel vino con le bollicine non mostra la velatura del tempo che incalza e porta “fuori moda” gli stili correnti degli anni ’80. Pochi giorni addietro ho avuto l’onore di essere invitato dall’Azienda Nino Franco di Valdobbiadene, ad una degustazione celebrativa dei 30 anni della prima annata del Prosecco “Primo Franco” che risale appunto all’annata 1983.

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Vinitaly a bocce ferme

Vinitaly a bocce ferme

di Paolo Ianna

Passato qualche giorno mi viene più facile azzardare un bilancio di quel che è stato Vinitaly 2014, la principale fiera internazionale del vino. Qualche cifra, estrapolata dalle numerose rassegne stampa, per avere un quadro generale a volte inaspettato: 155.000 presenze nei 4 giorni, dal 6 al 9 aprile, con un incremento del 6% rispetto al 2013. Sono stati 56.000 gli acquirenti stranieri che crescono del 36% nell’appena conclusa edizione. Numeri incoraggianti che fanno pensare alla fine di un interminabile periodo nero per l’economia italiana e al riconoscimento della qualità sicuramente migliorata dei vini del nostro paese.

I capienti padiglioni, che contengono le migliaia di aziende vinicole e ogni altra attività legata al settore, si sono riempiti di appassionati e operatori, brulicando come dei veri e propri formicai. I più frequentati sono stati i padiglioni che hanno ospitato Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. A seguire le regioni che storicamente continuano a rappresentare in maniera più che nobile la storia del vino di qualità italiano nel mondo: Toscana e Piemonte. Poi tutte le altre regioni, piccole e grandi, che hanno goduto di un più che lusinghiero afflusso di visitatori.

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Vini naturali

Vini naturali

di Paolo Ianna

Si sente spesso parlare di vini naturali. A volte chi ne parla, accentua il termine “naturale” con la dichiarata intenzione di coinvolgere l’interlocutore a prendere una posizione solidale o di accettare di doversi difendere dall’accusa di appoggiare chi produce vino con l’aiuto di chimica e altri “aiutini” tossici, nocivi per la salute di chi, ingenuamente pensa di bere un bicchiere di vino schietto e sincero. Difficile ribattere, anzi difficile ragionare su teorie approssimative senza andare a scaldarsi per puro spirito di contraddizione.

Come saperne di più su questi benedetti vini naturali, allora? Come farsi un’idea che poggi su fondamenta solide e che finalmente ci dia la possibilità di approfondire l’argomento serenamente, se non parlando direttamente con chi, questi vini, li produce e crede fino in fondo che il tempo dei vini “innaturali” stia ormai dietro alle nostre spalle. Tra qualche giorno, prenderanno vita le più importanti manifestazioni che si occupano della promozione del vino; la più nota è sicuramente Vinitaly, che dal 6 al 9 di aprile, nei capienti padiglioni della fiera di Verona, ospiterà, se si ripeteranno i numeri dell’edizione 2013, 150.000 visitatori di cui più di un terzo stranieri e 4.200 aziende espositrici da almeno 20 paesi. I giornalisti italiani e stranieri accreditati, presenti a Vinitaly sono stati ben 2.643.

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Gradito l’abito rosso a Venezia

Gradito l'abito rosso 2014

di Paolo Ianna

Il titolo di questo consolidato evento è volutamente ambiguo e provocatorio. Chiarisco che si tratta di una manifestazione che ha come scopo la divulgazione e l’approfondimento della conoscenza dei vini del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, a Venezia.

Quando i vini in questione provengono da uve a bacca rossa si chiama Gradito l’Abito Rosso, quando invece la kermesse propone i vini bianchi si chiama Gradito l’Abito Bianco.

Nell’ultima edizione, è toccato ai rossi. E quindi, dai Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon al Merlot, al Pinot Nero fino al Franconia (Blaufränkisch) per quanto riguarda i vitigni “internazionali”. Pignolo, Tazzelenghe, Schioppettino e Schioppettino di Prepotto, Refosco dal Peduncolo Rosso, Refoscone o Refosco di Faedis, a rappresentare i vitigni locali definiti autoctoni.

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Anteprima Amarone a Verona… presente!

Amarone della Valpollicella 2010

di Paolo Ianna

Dopo averne parlato nel mio ultimo post vorrei raccontare cosa ho percepito e assaggiato sabato 25 gennaio a Verona al Palazzo della Gran Guardia, dedicato per tre giorni alla presentazione degli Amarone della Valpolicella annata 2010, la prima che si può fregiare della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG.

Ho assistito al convegno che ogni anno fa il punto sullo “stato delle cose” per quanto riguarda il pianeta Amarone. Come sempre molto interessante l’analisi del mercato mondiale e le nuove strade da percorrere per divulgare questo grande vino che rappresenta in tutto il mondo il concetto di eccellenza enologica che ben si colloca in quel che viene percepito come Made in Italy.

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Anteprima Amarone a Verona

Amarone della Valpollicella

di Paolo Ianna

L’Amarone della Valpolicella, uno dei vini più rappresentativi del nostro paese, apre la stagione delle anteprime, è il primo a sfilare in passerella, più avanti sarà la volta dei grandi vini toscani, dal Brunello di Montalcino al Vino Nobile di Montepulciano al Chianti e via di seguito gli altri alfieri delle eccellenze enologiche italiane.
Oggi ci occupiamo di Anteprima Amarone 2010.

Sabato 25 e domenica 26 gennaio 2014 nel Palazzo della Gran Guardia di Verona si presenta la prima annata Docg.

Il direttore del Consorzio Olga Bussinello presenterà una delle novità di questa edizione, il nuovo marchio del Consorzio, che vedrà la luce proprio in questa occasione. Si tratta del risultato di un’operazione di restyling che porta una ventata di modernità, a rilanciare un segno distintivo al passo con i tempi.

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I vini delle feste

Vini delle feste

di Paolo Ianna

Le festività si avvicinano a velocità supersonica e si “corre il rischio” di dover stappare più di qualche bottiglia di spumante nelle prossime settimane. Proviamo a vedere come orientarci nel mondo del vino con le bollicine partendo da quello che in questo momento è il protagonista incontrastato delle preferenze dei consumatori europei e non solo, il Prosecco.

Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco frizzante

È la versione più rurale. Nella tipologia Col Fondo (Sur Lie) rappresenta la tradizione del vignaiolo. Di colore giallo paglierino, può essere velato dai lieviti presenti, se la bottiglia viene scossa prima di stapparlo. Al naso l’aroma è ricco di sentori floreali e fruttati. In bocca trasmette una grande freschezza. Va servito a 8 °C ed è ideale come aperitivo, su antipasti o primi non troppo elaborati.

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Quelli che… il vino lo fanno con la propria uva

Vigneto

di Paolo Ianna

Prima di tutto scopriamo chi sono e qual è la missione della FIVI | Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

Dal sito www.fivi.it

La FIVI raggruppa viticoltori che soddisfano i seguenti criteri:
– Il vignaiolo che coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta.
– Il vignaiolo rinuncia all’acquisto dell’uva o del vino a fini commerciali. Comprerà uva soltanto per estreme esigenze di vinificazione, in conformità con le leggi in vigore.
– Il vignaiolo rispetta le norme enologiche della professione, limitando l’uso di additivi inutili e costosi, concentrando la sua attenzione sulla produzione di uve sane che non hanno bisogno del “maquillage” di cantina.

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San Martino al Merano Winefestival 2013

Merano winefestival 2013

di Paolo Ianna

Il giorno di San Martino è sempre stato, nel mondo dell’agricoltura, la scadenza più importante. Infatti corrisponde al giorno undici di novembre e in quel giorno si tirano le somme dell’annata agricola, si pagano gli affitti, si rinnovano gli accordi con la classica stretta di mano (attualmente in disuso).

Per il Merano WineFestival 2013, San Martino coincide con il terzo e ultimo giorno della kermesse, che ha rappresentato le riconosciute eccellenze del mondo agricolo italiano e non solo. Un San Martino attuale, moderno che a Merano è stato ancora una volta tempo di bilanci e numeri.

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Merano WineFestival, un gustoso frutto autunnale

Merano Winefestival 2013

di Paolo Ianna

Dall’8 all’11 novembre, va in scena uno degli eventi più importanti e prestigiosi per il mondo del vino, il Merano WineFestival giunto ormai alla ventiduesima edizione.

Tutto ha inizio nel 1992, quando Helmuth Köcher, insieme a due amici, accomunati dalla medesima passione, fonda il Gourmet Club Alto Adige e organizza il Merano WineFestival, prima manifestazione in Italia a offrire al pubblico solo produttori vitivinicoli selezionati sulla base dell’alto livello dei loro prodotti.

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