Sorprese d’epoca

Nino Franco 30 anni di Prosecco

di Paolo Ianna

Di solito il termine d’epoca viene riservato alle vecchie automobili o ai mobili di castelli abbandonati, ai gioielli, ma anche ad abiti, libri, fotografie, accessori, stampe e molte altre cose, purché abbiano una certa età.

Un Prosecco di 30 anni potrebbe rientrare in questa descrizione? Giocando con le parole, ci rientra, in realtà non ci rientra perché quel vino con le bollicine non mostra la velatura del tempo che incalza e porta “fuori moda” gli stili correnti degli anni ’80. Pochi giorni addietro ho avuto l’onore di essere invitato dall’Azienda Nino Franco di Valdobbiadene, ad una degustazione celebrativa dei 30 anni della prima annata del Prosecco “Primo Franco” che risale appunto all’annata 1983.

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Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA

schioppettino2014

Il fine settimana nei Colli orientali del Friuli, dedicato al vino rosso che rappresenta una delle più ambite eccellenze nel panorama enoico regionale e nazionale, sarà scandito da un susseguirsi di iniziative indirizzate a far conoscere questo speziato autoctono, figlio di una terra di confine dalla vocata attitudine vinicola, prodotto da appassionati vignaioli nel comune di Prepotto (UD).

L’iniziativa è inserita nel più ampio e suggestivo progetto RURAL, il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, che mira ad avvicinare la comunità di Prepotto e quella slovena di Kanal ob Soči (Canale d’Isonzo) separate, per un lungo tratto dal solo torrente Judrio, a sviluppare attività che valorizzino il turismo rurale e di promozione dei prodotti enogastronomici dell’area.

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Prosa – Prosecco&Rosa

rose

Sarà un evento elegante e mondano quello che si svolgerà sabato 31 maggio presso il Ristorante Cà del Poggio di San Pietro di Felletto (TV). Una serata che, come racconta il nome dell’evento, vuole celebrare i vini più desiderati dell’estate: il Prosecco e il Rosé.

Trenta prestigiose cantine, selezionate con me da Renato Grando, storico e gastronomo, offriranno la possibilità di degustare i loro vini migliori. Musica internazionale e Poesia Veneziana accompagneranno l’evento uniti ad uno speciale menù servito a buffet con le Eccellenze dei presidi Slow Food.

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Vinitaly a bocce ferme

Vinitaly a bocce ferme

di Paolo Ianna

Passato qualche giorno mi viene più facile azzardare un bilancio di quel che è stato Vinitaly 2014, la principale fiera internazionale del vino. Qualche cifra, estrapolata dalle numerose rassegne stampa, per avere un quadro generale a volte inaspettato: 155.000 presenze nei 4 giorni, dal 6 al 9 aprile, con un incremento del 6% rispetto al 2013. Sono stati 56.000 gli acquirenti stranieri che crescono del 36% nell’appena conclusa edizione. Numeri incoraggianti che fanno pensare alla fine di un interminabile periodo nero per l’economia italiana e al riconoscimento della qualità sicuramente migliorata dei vini del nostro paese.

I capienti padiglioni, che contengono le migliaia di aziende vinicole e ogni altra attività legata al settore, si sono riempiti di appassionati e operatori, brulicando come dei veri e propri formicai. I più frequentati sono stati i padiglioni che hanno ospitato Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. A seguire le regioni che storicamente continuano a rappresentare in maniera più che nobile la storia del vino di qualità italiano nel mondo: Toscana e Piemonte. Poi tutte le altre regioni, piccole e grandi, che hanno goduto di un più che lusinghiero afflusso di visitatori.

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Vini naturali

Vini naturali

di Paolo Ianna

Si sente spesso parlare di vini naturali. A volte chi ne parla, accentua il termine “naturale” con la dichiarata intenzione di coinvolgere l’interlocutore a prendere una posizione solidale o di accettare di doversi difendere dall’accusa di appoggiare chi produce vino con l’aiuto di chimica e altri “aiutini” tossici, nocivi per la salute di chi, ingenuamente pensa di bere un bicchiere di vino schietto e sincero. Difficile ribattere, anzi difficile ragionare su teorie approssimative senza andare a scaldarsi per puro spirito di contraddizione.

Come saperne di più su questi benedetti vini naturali, allora? Come farsi un’idea che poggi su fondamenta solide e che finalmente ci dia la possibilità di approfondire l’argomento serenamente, se non parlando direttamente con chi, questi vini, li produce e crede fino in fondo che il tempo dei vini “innaturali” stia ormai dietro alle nostre spalle. Tra qualche giorno, prenderanno vita le più importanti manifestazioni che si occupano della promozione del vino; la più nota è sicuramente Vinitaly, che dal 6 al 9 di aprile, nei capienti padiglioni della fiera di Verona, ospiterà, se si ripeteranno i numeri dell’edizione 2013, 150.000 visitatori di cui più di un terzo stranieri e 4.200 aziende espositrici da almeno 20 paesi. I giornalisti italiani e stranieri accreditati, presenti a Vinitaly sono stati ben 2.643.

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Gradito l’abito rosso a Venezia

Gradito l'abito rosso 2014

di Paolo Ianna

Il titolo di questo consolidato evento è volutamente ambiguo e provocatorio. Chiarisco che si tratta di una manifestazione che ha come scopo la divulgazione e l’approfondimento della conoscenza dei vini del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, a Venezia.

Quando i vini in questione provengono da uve a bacca rossa si chiama Gradito l’Abito Rosso, quando invece la kermesse propone i vini bianchi si chiama Gradito l’Abito Bianco.

Nell’ultima edizione, è toccato ai rossi. E quindi, dai Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon al Merlot, al Pinot Nero fino al Franconia (Blaufränkisch) per quanto riguarda i vitigni “internazionali”. Pignolo, Tazzelenghe, Schioppettino e Schioppettino di Prepotto, Refosco dal Peduncolo Rosso, Refoscone o Refosco di Faedis, a rappresentare i vitigni locali definiti autoctoni.

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Anteprima Amarone a Verona… presente!

Amarone della Valpollicella 2010

di Paolo Ianna

Dopo averne parlato nel mio ultimo post vorrei raccontare cosa ho percepito e assaggiato sabato 25 gennaio a Verona al Palazzo della Gran Guardia, dedicato per tre giorni alla presentazione degli Amarone della Valpolicella annata 2010, la prima che si può fregiare della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG.

Ho assistito al convegno che ogni anno fa il punto sullo “stato delle cose” per quanto riguarda il pianeta Amarone. Come sempre molto interessante l’analisi del mercato mondiale e le nuove strade da percorrere per divulgare questo grande vino che rappresenta in tutto il mondo il concetto di eccellenza enologica che ben si colloca in quel che viene percepito come Made in Italy.

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Anteprima Amarone a Verona

Amarone della Valpollicella

di Paolo Ianna

L’Amarone della Valpolicella, uno dei vini più rappresentativi del nostro paese, apre la stagione delle anteprime, è il primo a sfilare in passerella, più avanti sarà la volta dei grandi vini toscani, dal Brunello di Montalcino al Vino Nobile di Montepulciano al Chianti e via di seguito gli altri alfieri delle eccellenze enologiche italiane.
Oggi ci occupiamo di Anteprima Amarone 2010.

Sabato 25 e domenica 26 gennaio 2014 nel Palazzo della Gran Guardia di Verona si presenta la prima annata Docg.

Il direttore del Consorzio Olga Bussinello presenterà una delle novità di questa edizione, il nuovo marchio del Consorzio, che vedrà la luce proprio in questa occasione. Si tratta del risultato di un’operazione di restyling che porta una ventata di modernità, a rilanciare un segno distintivo al passo con i tempi.

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I vini delle feste

Vini delle feste

di Paolo Ianna

Le festività si avvicinano a velocità supersonica e si “corre il rischio” di dover stappare più di qualche bottiglia di spumante nelle prossime settimane. Proviamo a vedere come orientarci nel mondo del vino con le bollicine partendo da quello che in questo momento è il protagonista incontrastato delle preferenze dei consumatori europei e non solo, il Prosecco.

Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco frizzante

È la versione più rurale. Nella tipologia Col Fondo (Sur Lie) rappresenta la tradizione del vignaiolo. Di colore giallo paglierino, può essere velato dai lieviti presenti, se la bottiglia viene scossa prima di stapparlo. Al naso l’aroma è ricco di sentori floreali e fruttati. In bocca trasmette una grande freschezza. Va servito a 8 °C ed è ideale come aperitivo, su antipasti o primi non troppo elaborati.

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